CORTOMETRAGGI CHE PASSIONE – 25ª edizione

Sinossi

LE CREPE DEL QUOTIDIANO

Nuova selezione di corti per le sale d’essai: da dicembre al cinema sei film diversi per stile e linguaggio ma accomunati dall’urgenza espressiva, con due percorsi nell’animazione

25 anni sono una cifra importante per l’iniziativa della Fice, che con costanza e determinazione porta al cinema cortometraggi e giovani autori, pronti a spiccare il volo verso l’esordio nel lungometraggio (come, tra i registi della scorsa edizione, Valerio Ferrara e il suo barbiere complottista). Una longevità e una perseveranza che hanno portato Cortometraggi che passione a un bivio: mentre parte la nuova selezione dei più interessanti cortometraggi italiani, sta prendendo infatti forma uno spin off, una collaborazione più ampia e strutturata che si avvale di partner come Rai Cinema e l’Anec, l’associazione nazionale degli esercenti, di cui parleremo più diffusamente a breve.

Dicevamo dei 25 anni che hanno consentito di comporre un catalogo prezioso di opere, stili, linguaggi del cinema italiano di breve durata ma di alto coinvolgimento: qualità confermate dal programma in fase di lancio, che si avvarrà di anteprime a Roma, Milano, Treviso e in altre città d’Italia. Spicca un dato importante: due dei sei film proposti sono di animazione, The meatseller (Premio David di Donatello 2024, prodotto da Luca Guadagnino) e Spring waltz, l’uno coloratissimo e l’altro in bianco e nero, l’uno ruvido nel mettere in arte un’esperienza tragica come la migrazione in cerca di un sogno (quello di fare la macellaia per la giovane nigeriana protagonista), l’altro con un taglio romantico ma non meno drammatico nell’affrontare la separazione che l’uomo infligge ai propri simili.

Altro trait d’union sono le storie di giovani in momenti cruciali: l’affresco generazionale di Foto di gruppo è il confronto tra amici di una vita che prelude al passaggio a una fase diversa, tra nostalgia e distacco emotivo; il disagio di un disturbo, l’epilessia, in Fuori dall’acqua pesa come un macigno, spinge all’isolamento un ragazzo altrimenti sereno e realizzato, turbato dalla necessità di affrontare lo stigma, seppure superabile grazie a una maggiore consapevolezza.

Infine la diversità dei generi cinematografici: Un lavoretto facile facile è una commedia a tratti travolgente, con due sicari improbabili alle prese con luoghi comuni e soluzioni puntualmente errate in una missione che non è come sembra; De l’amour perdu, che nell’assetto produttivo coinvolge Bellocchio e Sorrentino, è uno sguardo autoriale di grande fascino visivo su una giovane suora combattuta tra fede e amore in tempo di guerra. Si consiglia caldamente la visione di questi piccoli grandi film, possibilmente in un programma unico.

Mario Mazzetti

DE L’AMOUR PERDU

di Lorenzo Quagliozzi

Il cuore di una giovane monaca è diviso tra Dio e l’Amore mentre i bombardieri nazisti sorvolano la Francia occupata.

Rigoroso, geometrico, fa convergere con una narrazione sapiente le vicende private della protagonista con quelle, incombenti, della Storia.

Lorenzo Quagliozzi (Roma, 1999) ha curato la documentazione videografica dello GNAM di Roma prima di collaborare con Sorrentino, Tornatore e Bellocchio. Ha diretto tre corti.

Sceneggiatura: Lorenzo e Maurizio Quagliozzi, Giovanni Vanoli |
Fotografia e Montaggio: Lorenzo Quagliozzi |
Interpreti: Catherine Bertoni de Laet, Francesca Osso, Guido Quaglione |
Produzione: Kavac Film, Numero 10 | Italia 2023 | colore 17’

FOTO DI GRUPPO

di Tommaso Frangini

In montagna a festeggiare con gli amici di sempre, tra dubbi e incertezze Federico riflette sui suoi rapporti personali e su se stesso.

Un “Grande freddo” tra i 20-30enni di oggi. Chi si è sistemato e chi ancora non ha fatto pace con la propria identità, tra la nostalgia per gli anni spensierati e un senso di inadeguatezza.

Tommaso Frangini (Milano, 1993), laureato al California Institute of the Arts di Los Angeles, è stato assistente di Andrea Pallaoro. Con Finis terrae ha vinto il Premio Fedic e il Premio Olmi.

Sceneggiatura: Tommaso Frangini, Teresa Righetti |
Fotografia: Ignacio Genzon |
Montaggio: Laura Leitermann |
Interpreti: Niccolò Ferrero, Gianluca Zaccaria, Giacomo Martini |
Produzione: Rosso Film |
Distribuzione: Lights On | Italia 2023 | colore 17’

FUORI DALL’ACQUA

di Angela Bevilacqua

Andrea eccelle nel nuoto, sostenuto dalla ragazza. Soffre di epilessia e la terapia comporta effetti indesiderati che lo scoraggiano. A fargli superare paure e vergogna sarà una persona inaspettata.

È raro che un corto realizzato per sensibilizzare su un disturbo che spinge all’isolamento mostri compattezza di stile, coerenza narrativa e capacità di coinvolgere come in questo caso.

Angela Bevilacqua (Napoli, 1996) ha debuttato alla regia nel 2014 con Il teatro dei ricordi, seguito da L’attesa, Amici per la pelle, Buon compleanno Noemi. È autrice del romanzo La città del vizio.

Sceneggiatura: Antonio Manca |
Fotografia: Stefano Grilli |
Montaggio: Vincenzo Marigliano |
Interpreti: Antonio Ciorfito, Leonardo Verni, Mariacarla Casillo |
Produzione: Giffoni Innovation Hub | Italia 2023 | colore 16’

UN LAVORETTO FACILE FACILE

di Giovanni Boscolo

Nelle strade di Ostia un furgone, due uomini e una vittima. Quello che sembrava un lavoro di routine si trasformerà in un dilemma incredibilmente complesso.

Dialoghi sapidi e attori perfettamente in parte nell’inquadrare caos e confusione di due problem solver perfettibili. Si gioca con cliché e apparenze tra rari bagliori di consapevolezza.

Giovanni Boscolo (Padova, 1985) è uno sceneggiatore e regista laureato al Dams. Ha diretto corti (Slow ha ottenuto più di 30 premi), documentari, spot, serie podcast.

Sceneggiatura: Giovanni Boscolo, Mirko Cetrangolo |
Fotografia: Francesco Di Pierro |
Montaggio: Mattia Levi |
Interpreti: Mirko Frezza, Antonio Bannò, Giorgio Colangeli |
Produzione: Dinamo, Wrong Child | Italia 2023 | colore 15’

THE MEATSELLER

di Margherita Giusti

La storia vera di Selinna Ajamikoko, giovane nigeriana che sogna di diventare una macellaia come la madre e s’imbarca in un lungo viaggio verso l’Italia, alla ricerca della propria identità.

Un documentario di animazione che narra un viaggio fatto di colori, di sangue, corpi e tagli tra atrocità, bestialità e riflessioni sul futuro.

Margherita Giusti (Roma, 1991) si è diplomata al CSC a Torino col documentario En rang par deux. Tra le fondatrici del collettivo Muta animation, lavora al lungo d’esordio, sempre prodotta da Luca Guadagnino.

Sceneggiatura: Margherita Giusti
Montaggio: Emanuele Bonomi
Produzione: Frenesy Film Company | Italia 2023 | colore 17’

SPRING WALTZ

di Stefano Lorenzi e Clelia Catalano

Una coppia di artisti di strada separati da un muro. Un amore che non accetta divisioni e barriere e che giorno dopo giorno con tenacia, fantasia e amore cerca di ricongiungersi.

Animazione delicata e poetica, racconta la lotta dell’amore contro le barriere, fisiche e metaforiche. Un bianco e nero arricchito dalle musiche di Bruno Falanga.

Stefano Lorenzi (Lucca, 1977) ha diretto documentari su ambiente, arte e storia. Clelia Catalano (Palermo, 1985), pittrice e illustratrice, dal 2011 è costumista e scenografa per la compagnia Il vascello errante.

Sceneggiatura: Stefano Lorenzi |
Animazione: Clelia Catalano |
Montaggio: Donato Sileo |
Produzione: Neutra Production, Masi Production |
Distribuzione: Pathos | Italia 2023 | bianco e nero 11’30”

Video & Foto

6 foto

Orario dello spettacolo

  • 18:00